Richiesta di Convocazione di una Conferenza Nazionale sull’Energia

Nell’ambito della Consultazione pubblica sulla Strategia Energetica Nazionale promossa dal Governo Italiano, son state ben 521 le sottoscrizioni raccolte ed inoltrate al Ministero dello Sviluppo Economico, tra il 21 ottobre 2012 e il 13 marzo 2013.

TESTO DELL’APPELLO:

Aderisco all’appello lanciato su https://conferenzaenergia.wordpress.com nell’ambito della Consultazione pubblica sulla Strategia Energetica Nazionale a favore di una Costituzione Energetica per l’Italia da attuare tramite la convocazione di una Conferenza Nazionale sull’Energia.
Chiedo che tale Conferenza sia convocata dai ministeri competenti e sia composta da una componente scientifica indipendente, scelta sulla base di riconosciuti meriti in ambito accademico o industriale, sia nazionale che internazionale, nonché dai rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali e delle categorie coinvolte, ivi compresi i membri di istituzioni internazionali, con particolare riferimento alle istituzioni che regolano il settore energetico in ambito europeo.
La Conferenza dovrà possedere precise caratteristiche di funzionalità e trasparenza, quali ad esempio, il non costituire ulteriori e maggiori oneri per la finanza pubblica, il suo scioglimento una volta conseguiti gli obiettivi indicati, o comunque trascorso un tempo ritenuto ragionevole al conseguimento degli stessi, al termine del quale il Governo adotti comunque un Piano Energetico Nazionale, la pubblicazione degli atti e delle conclusioni raggiunte dai lavori della Conferenza. La Conferenza dovrà conseguire entro i tempi prestabiliti obiettivi chiari e vincolanti, in primo luogo proporre, sulla base dell’attuale stato di avanzamento tecnologico, un Piano Energetico Nazionale con finalità coerenti, anche in termini temporali, agli impegni internazionali dell’Italia, corredato da un’adeguata analisi costi-benefici individuando e quantificando le linee di investimento in termini di realizzazione degli impianti e della rete distributiva, di sviluppo di nuove tecnologie, di smaltimento delle scorie e dei rifiuti e di compensazioni territoriali.
Dovranno altresì essere delineate, sempre su basi scientifiche oggettive e coerentemente agli obiettivi fissati dal piano energetico, linee di intervento prioritarie nel campo della ricerca e dell’innovazione, per garantire l’attuabilità del piano nel lungo periodo. Al legislatore verrà demandata l’attuazione del piano energetico nei tempi previsti e secondo i criteri e gli obiettivi stabiliti, compreso l’adeguamento normativo e la semplificazione delle procedure laddove necessaria mentre all’autorità di controllo preposta (Autorità per l’Energia) spetterà la vigilanza sulla corretta attuazione del piano energetico stabilito.

8 responses

1 11 2012
Mario Rampichini

E’ inaccettabile che il PEN debba avere, a priori, “finalità coerenti, anche in termini temporali, agli impegni internazionali dell’Italia”. Tali impegni (Protocollo di Kyoto e programma 20/20/20 della UE) sono estremamente gravosi, illogici, irrazionali e infondati da ogni punto di vista: scientifico, tecnico, economico e politico. Il loro costo, diretto e indiretto, è incalcolabile e rischia di diventare rovinoso per l’Italia e per l’Europa; per contro il beneficio atteso in termini ambientali è nel migliore dei casi insignificante. Perciò la condizione che ho citata dev’essere depennata dall’appello, che anzi dovrebbe prevedere di riesaminare ed eventualmente disdire tali impegni. Se ciò sarà fatto, aderirò ben volentieri all’appello e inviterò a farlo tutti i miei corrispondenti.

2 11 2012
conferenzaenergetica

Egregio sig. Mario Rampichini, la ringraziamo per il suo commento. La questione da lei sollevata e’ sicuramente interessante.
Noi crediamo che gli accordi internazionali in materia energetica e ambientale sottoscritti dall’Italia, per quanto possano essere ritenuti discutibili, debbano comunque essere rispettati. L’Italia, ratificando i trattati di Kyoto ed adeguando le proprie normative alle direttive europee per il 2020, si e’ assunta degli impegni e gli impegni come tali vanno onorati.

Questo ovviamente non vuol dire che gli accordi internazionali non possano essere discussi nel merito, anzi cio’ e’ auspicabile e questo puo’ certamente avere luogo nel contesto della Conferenza Energetica da noi proposta.

Sottolineiamo a questo proposito un dettaglio fondamentale: i trattati sottoscritti dall’Italia si riferiscono ormai ad un arco temporale di breve periodo (il protocollo di Kyoto “scade” il 31 dicembre 2012, mentre gli obiettivi europei per il 2020 sono ormai dietro l’angolo). Di contro, la nuova Strategia Energetica Nazionale deve invece necessariamente riferirsi ad una scala temporale molto piu’ ampia (almeno un ventennio). Inoltre, sugli scenari per il dopo-2020 le posizioni della Comunita’ Europea sono ancora piuttosto vaghe: gli obiettivi per il 2050 appaiono gia’ delineati, ma non sono ancora definite le strategie con cui perseguire tali obiettivi. La discussione, a livello europeo, e’ aperta. Alla luce di queste considerazioni, crediamo percio’ che rinegoziare trattati ormai “in scadenza” ormai sia di poca utilita’: bisogna guardare oltre.
La ringraziamo nuovamente per il suo commento e speriamo che la nostra risposta sia gradita.
Cordialmente,

Il Comitato Nucleare e Ragione

2 11 2012
Mario Rampichini

Ringrazio il Comitato per la cortese ed esauriente risposta. Gli impegni vanno onorati, ma, come affermate voi stessi, “Questo ovviamente non vuol dire che gli accordi internazionali non possano essere discussi nel merito, anzi ciò e’ auspicabile…”. Quindi mi pare che sulla sostanza siamo d’accordo. Perciò continuo a ritenere che non si debba A PRIORI dare per scontato che il PEN debba avere “finalità coerenti, anche in termini temporali, agli impegni internazionali dell’Italia”. Il costo che stiamo sopportando per tali impegni è così alto da giustificare, a mio parere, il rischio di un dissenso con la UE.

2 11 2012
Renzo Riva

Con questa puntuale e logica risposta penso che anche il dr. Mario Rampichini possa tranquillamente sottoscrivere l’appello e soprattutto invitare tutti i suoi amici, Liberali e non, a fare altrettanto.
Mandi,
Renzo Riva

2 11 2012
Silvano Mattioli

Sottoscrivo,
la casalinga di voghera non ha gli strumenti per decidere la politica energetica.
Occore prima che sappia la differenza tra un KWh, KW, KWp, poi possiamo parlare di dati statistici.
Essendo legaa, l’energia, ai costi industriali i danni di una mancanza totale di conoscenza sono sotto gli occhi di tutti.
Oggi siamo nelle condizioni di dover dimostrare il “L’ultimo Teorema di Fermat” tramite un elezione…

2 11 2012
conferenzaenergetica

Il documento scaricabile in questo sito mira, tra le tante cose, a rendere fruibili ai cittadini quei concetti basilari di Fisica necessari per comprendere le problematiche energetiche.

10 03 2016
Politica energetica cercasi | Conferenza Nazionale sull'Energia

[…] Testo dell’appello […]

14 03 2016
La posizione del Comitato Nucleare e Ragione sul referendum No-Triv | Nucleare e Ragione

[…] d’intenti promossa in queste pagine, fin dalla sua fondazione, e più marcatamente dal 2012 – anno della SEN – si batte per una definizione organica e lungimirante della strategia […]

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