Il Bosco coltivato ad Arte – 2^ edizione, focus biomasse

18 05 2016

COMUNICATO STAMPA

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Energie per l’Italia del Futuro” ed “Ekoclub Ravenna” anche quest’anno partecipano al festival tecnico scientificoFare i conti con l’ambiente”, ed hanno organizzato il Workshop M previsto in programma venerdì prossimo, 20 maggio 2016.

Siamo alla seconda tappa di un percorso studiato per affrontare questioni ambientali ed energetiche con uno spirito rinnovato.
Partendo dalla constatazione che l’ambiente che ci circonda, in special modo qui in Italia, è antropizzato anche nei suoi aspetti più “naturali” (seppure in modo impercettibile per uno sguardo distratto), abbiamo cercato di inserire tali tematiche in un contesto più ampio, che non trascuri aspetti culturali inscindibili dall’attività dell’Uomo.
Nell’edizione di quest’anno “Il Bosco coltivato ad Arte” è l’occasione per unire diversi punti di uno scenario che comprende lo stato di salute delle nostre foreste, le emissioni di gas climalteranti, il ciclo del carbonio, l’utilizzo del suolo e delle nuove e vecchie forme di bio-energie. Filo conduttore è ovviamente l’anidride carbonica, la principale tra le emissioni provenienti dall’attività dall’Uomo, ma anche, tramite il processo di fotosintesi, il mattone più essenziale della vita sulla Terra.

Ne parliamo con

Luigi Mariani, Agronomo dell’Università degli Studi di Milano – Disaa, che ci accompagnerà a cogliere l’essenza di questo composto chimico sempre più oggetto di una cattiva fama;

Luana Gasparini, Responsabile Sistema di Gestione Ambientale del Comune di Ravenna, che ci spiegherà come sia possibile e quanto sia importante avvicinare le giovani generazioni all’ambiente “naturale” che stanno per ereditare;

Pierluigi Totaro, Fisico nucleare, che ci farà riflettere sui “costi nascosti” delle biomasse (una fonte di energia rinnovabile alquanto discussa) analizzando l’intero ciclo di produzione e trasformazione “dalla culla alla tomba”;

Paolo Errani, Fisico professionista, che cercherà di illustrarci come lo sviluppo della tecno-scienza potrebbe incontrare nel ciclo del carbonio un valido alleato per un progresso del benessere materiale davvero sostenibile.

Vi aspettiamo numerosi.

 





COMUNICATO STAMPA

3 04 2013

Il Comune di Trieste fa propria la richiesta di convocazione della Conferenza Nazionale sull’Energia

Trieste

La mozione, caldeggiata dal Comitato Nucleare e Ragione, votata ieri in Consiglio Comunale all’unanimità dei presenti

Il Consiglio Comunale di Trieste ha approvato nella seduta di ieri, 2 aprile, con voto favorevole di tutti i presenti, una mozione che impegna il Sindaco di Trieste a chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri la convocazione della Conferenza Nazionale sull’Energia e ad offrire la città di Trieste quale sede istituzionale per la conferenza stessa, coinvolgendo le istituzioni scientifiche del capoluogo giuliano.

La mozione è stata presentata in Consiglio dal presidente della VI Commissione Permanente, dott. Ravalico, con la collaborazione fattiva dei consiglieri Bertoli (PDL) e Faraguna (PD).

I contenuti della mozione prendono avvio dal documento “Una Costituzione Energetica per l’Italia” (reperibile all’indirizzo https://conferenzaenergia.wordpress.com/), redatto dal Comitato Nucleare e Ragione lo scorso autunno ed esposto alla VI Commissione del Comune di Trieste lo scorso 21 novembre.

Soddisfatto per l’unanime convergenza delle parti politiche sulla mozione il presidente del Comitato, Pierluigi Totaro, che nel ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per questa iniziativa al di là delle differenze partitiche, sottolinea come lo scopo della Conferenza Nazionale – ovvero la predisposizione di un piano energetico nazionale attento al rapporto costi benefici sui fronti economico ambientale e sociale, ottenuto con un metodo trasparente e con ampio coinvolgimento della realtà scientifica e delle istituzioni locali – abbia importanti risvolti anche sulla città di Trieste, recentemente fatta oggetto di progetti strategici in campo energetico non condivisi dalla popolazione.

Prima del voto il consigliere Patuanelli (M5S) ha auspicato che,  data la rilevanza del tema, le forze politiche rappresentate in Parlamento nazionale supportino tale richiesta tramite i loro eletti.





COMUNICATO STAMPA

14 02 2013

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RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DELLA

CONFERENZA NAZIONALE SULL’ENERGIA

Un gruppo di scienziati e ricercatori, riscontrata l’effettiva difficoltà del legislatore di giungere in questi anni ad una ragionevole soluzione della questione energetica italiana, ha lanciato lo scorso autunno un appello per chiedere al Governo la convocazione di una Conferenza Nazionale sull’Energia, dalla quale scaturisca un indirizzo strategico in materia energetica che sia basato su valutazioni tecnico-scientifiche oggettive ed accurate analisi costi-benefici.

Nel farci portavoce delle centinaia di cittadini che hanno sottoscritto questo appello, tra cui numerose personalità di rilievo del mondo accademico, della ricerca e delle imprese (https://conferenzaenergia.wordpress.com/appello), chiediamo pertanto alle forze politiche ed ai candidati alle elezioni del 24/25 febbraio 2013:

1) di considerare attentamente il ruolo strategico che possibili soluzioni del problema energetico italiano ricoprono nel rilancio dell’economia  del nostro paese;

2) di impegnarsi a sostenere la proposta della Conferenza Nazionale sull’Energia, quale strumento metodologico autorevole, trasparente ed efficace, finalizzato all’elaborazione della futura Strategia Energetica Nazionale;

3) di dar voce, nella suddetta Conferenza, agli esperti del settore, unitamente ai rappresentanti istituzionali e delle amministrazioni locali, in modo da garantire un confronto realmente costruttivo tra le parti e la piena trasparenza del processo decisionale nei confronti dei cittadini.

A tal fine invochiamo il coinvolgimento diretto delle numerose realtà tecnico-scientifiche che arricchiscono il panorama culturale italiano e garantiscono un inestimabile capitale di competenze e conoscenze.

Ai candidati eletti alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica ed al futuro Governo, chiediamo di elaborare nella prossima legislatura il quadro normativo necessario alla rapida convocazione, da parte dei Ministeri competenti, della suddetta Conferenza, ed alla definizione giuridica delle sue finalità, nonché di impegnarsi ad attuare le indicazioni e gli indirizzi strategici in essa elaborati.
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Elezioni Politiche e Problemi Energetici

30 01 2013

Rilanciamo il Comunicato Stampa dell’Associazione Galileo 2001 per la libertà e la dignità della Scienza.

Chi vuole accingersi a governare il nostro Paese dovrebbe, a nostro parere, dimostrare  piena comprensione della natura strategica fondamentale del problema energetico. Ciò per quanto riguarda sia l’impegno per la ricerca e l’innovazione sia la produzione e l’approvvigionamento di energia, poiché si tratta di elementi essenziali e imprescindibili per l’auspicata ripresa economica e lo sviluppo dei prossimi anni.

Il governo uscente aveva predisposto un documento sulla Strategia Energetica Nazionale (SEN) portato alla consultazione di varie istanze, sul quale anche la nostra Associazione si era espressa con valutazioni e osservazioni  di merito.  Ci sembra importante oltre che auspicabile che le varie forze politiche si esprimano al riguardo formulando, in maniera più chiara ed estensiva, le proprie analisi e concrete proposte programmatiche. In particolare la proposta, cui si è associata una richiesta formale di varie Associazioni, tra cui la nostra, della convocazione di una CONFERENZA NAZIONALE DELL’ENERGIA, assume particolare rilievo, soprattutto se intesa a coinvolgere anche le istanze scientifiche, tecniche ed industriali.

Il dato di fatto, fin troppo ripetuto senza chiare assunzioni di responsabilità, che il costo della bolletta energetica, in particolare quella elettrica (la più alta in sede europea), renda più difficile la nostra ripresa economica incidendo pesantemente sui redditi delle famiglie e sulla competitività dell’industria nazionale,  non trova sufficiente riscontro nelle misure fin qui adottate. Ci si domanda quali azioni specifiche siano previste nei vari programmi, per ridurre tale  fardello ormai insostenibile che si accompagna ad una delle più gravose dipendenze dall’estero per l’approvvigionamento dell’energia necessaria in linea generale.

Dovrebbe essere chiaro, inoltre, che l’enfasi data ai problemi ambientali comporta l’esigenza di non procedere ad un ulteriore forte impiego dei combustibili fossili che, malgrado possibili miglioramenti tecnici innovativi, non potrà certo contribuire alla richiesta riduzione delle emissioni di gas serra. Poiché d’altra parte, malgrado gli incentivi, difficilmente poco costosi, il contributo delle fonti rinnovabili non potrà che essere limitato per ragioni fisiche oltre che economiche,occorrerà chiarezza sui modi con cui intraprendere una efficace e non costosa  politica di riorganizzazione dei consumi energetici che comprenda risparmio ed efficienza soprattutto nel settore termico e consideri un corretto mix di fonti di energia. Al riguardo sarà importante constatare se e quanto si ritenga essenziale per lo meno l’importazione di energia elettronucleare e il mantenimento di una presenza del nostro Paese nel mercato internazionale di tale fonte di energia.

Occorre infine  una seria politica intesa a  superare l’impasse, tipicamente italiano, creato da opposizioni, spesso immotivate o preda di spinte demagogiche, di localismi e di cattiva informazione (il referendum del 2011 insegna), impostando una concreta ed efficace campagna d’informazione che premi  la corretta conoscenza scientifica nel pieno rispetto delle giuste esigenze ambientali e sanitarie  e permetta di valutare oggettivamente il reale rapporto rischi/benefici di ogni impresa di valore socio-economico.

Il problema energetico, così come ogni altro problema di sviluppo sociale, tecnologico e industriale è legato necessariamente ad una crescita culturale del Paese.  A questa essenziale necessità non si potrà far fronte senza una politica rivolta ad adeguare concretamente le risorse materiali ed umane delle istituzioni di ricerca, delle università e delle varie istanze, molte delle quali benemerite, del mondo scientifico e tecnologico e dell’apparato tecnico-industriale del nostro Paese.

  Prof. Renato Angelo Ricci

 Presidente Associazione Galileo 2001